Jeanne Moreau and Luis Bunuel in "Diary of a Chambermaid"
Kevin Francis Gray, Ghost Girl
JLG circa mai 68
(via Francois_J et revistalumiere)
La Dolce Vita (1960)
“La sua occupazione preferita? Andare alla deriva. La sua caratteristica più importante? L'incertezza. In quali occasioni mente? Praticamente in tutte. Se potesse cambiare una cosa di sé? Vorrei imparare a dire di no. E una cosa della sua vita quotidiana? Vivere con gatti un filino meno matti. Il suo motto? «Oh, la meraviglia del tutto!».”
— Edward Gorey, Questionario Proust, ora in Adelphiana, 1963-2013, Autori vari, Adelphi, Milano 2013.
La Chimera, Alice Rohrwacher; "Orpheus and Eurydice" Jean Valentine; Red thread of fate; "Eurydice," Margaret Atwood; "Orpheus," A. F. Moritz
“Manet alta mente repostum.”
— “Le souvenir reste profondément gravé dans le coeur.” Dicton latin
Ghost Dance (Ken McMullen, 1983)
Robert Doisneau
Marie Dubois and François Truffaut on the set of Tirez sur le pianiste, 1960.
«Je crois que cet élève est en promenade avec son camarade Truffaut. Prière de sévir».
Avis d'absence de Robert Lachenay - La Cinémathèque française, fonds Robert Lachenay
Un uomo che narra una storia come quella di La signora della porta accanto è per me un’anima gemella. François pensava che si possa morire d’amore e ha voluto dirigere un film moderno sulla passione, perché la gente ritiene che sia roba da letteratura classica: Tolstoj, Stendhal, Balzac. Molti lo trovano ridicolo, ma io credo che ci siano due tipi di morti: quella di Anna Karenina, che si getta sotto un treno, e quella dell’anima, in cui fisicamente sopravvivi ma muori dentro. E quando vengo a sapere che qualcuno soffre per una pena d’amore non prendo mai la cosa alla leggera. Che sia adolescente, giovane o vecchio, lo ascolto.
Fanny Ardant
Monica Vitti photographiée par Giancarlo Botti à Paris, 1970s.
maria on the record
“je vous salue, marie” (1985)
Don DeLillo, I Nomi.