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"(...) All'improvviso mi sono trovato in un mondo nuovo, fatto dalle cose di tutti i giorni. Tutto ciò che toccavo si trasformava in qualcosa di unico, irripetibile che mi avrebbe accompagnato verso nuove esperienze di Pensiero e di Sentire."

"Camminavo rasente la linea del Mare. L'esperienza di essere tangente all'infinito mi rinnovava ogni volta, mitigata da una sorta di dovuto rispetto, la paura di non riuscire a trovare il senso di ciò che vivevo. C'è qualcosa? Qualcosa che mi tolga questa paura di perdere il "Tutto" senza mai averlo posseduto nella sua comprensione? Un vento si mosse dalla linea dell'orizzonte improvviso, scompigliando i miei capelli. Per un attimo allora, mi parve di capire…

"Uno può avere un focolare ardente nell'anima e tuttavia nessuno viene mai a sedervisi accanto. I passanti vedono solo un filo di fumo che si alza dal camino e continuano per la loro strada."

 I miei Lavori sono Pensieri dedicati a

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"la pala di Dio" (2014)

acrilici e collage su vecchia pala recuperata

"La pala di Dio scendeva improvvisa tra le zolle della nostra esistenza. Tutto ciò che incontrava prendeva e portava con sè, lassù. Tanta era l'imparzialità, la giustizia, la magnanimità di Dio nell'usare quella pala, da farlo apparire crudele. Egli era il Creatore dei tanti che non volevano essere presi dalla sua pala, dei tanti che volevano rimanere a contare il tempo. La lotta spesso era violenta, e le tante unghie di chi non se ne voleva andare, rigavano lo smalto di quella pala: sorda ma potente, sulla debole natura di esseri creati."

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"1915 - 2015" (2015)

colorato con terra (argilla rossa) ed erba. Tratto a matita cm23x16

Il lavoro rappresenta idealmente i segni che un soldato mette su un pezzo di carta, mentre attende il segnale della battaglia. Una involontaria denuncia contro l'inutilità della della guerra che strappa e rovina irrimediabilmente la vita, quando non la uccide in un tripudio di medaglie ed onorificenze.

"Dentro questa buca di zolle strappate, aspetto. Aspetto, cercando di ricordare con pochi segni il mio paese, la mia casa. Aspetto segnando le persone che ho paura di perdere. Non ho colori se non zolle di terra indifferente, bagnata dal dolore che poca erba calpestata più volte, non riesce a rinfrancare. in questa attesa, struggente si fa questa compagnia di nostalgia silenziosa. Aspetto in questa buca, l'avanzare improvviso di tanti volti senza sguardi che mai conoscerò."

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