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#freddo – @haidaspicciare on Tumblr
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Hai da spicciare?

@haidaspicciare / haidaspicciare.tumblr.com

Un blog di spiccioli.
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Diaframma - Gennaio La forza del rumore è rimasta dentro di me, nel ritmo isterico delle cose. Non è ricordare quello che voglio. Chiudiamoci in un garage a creare cose nuove a dare una forma alle nostre attitudini, perché il tempo non ci risparmia e le mani si stanno congelando. Federico Fiumani

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Piero Ciampi - L’Ultima Volta Che La Vidi Winston aveva pensato di accompagnarla fino alla stazione, ma a un tratto quel procedere l’uno dietro l’altra nel freddo gli sembrò inconcludente e insopportabile. Ebbe come una visione nostalgica del suo tavolo nell’angolo, col giornale, la scacchiera e il gin versato senza risparmio. E soprattutto, lì dentro era caldo. Un attimo dopo, e non si trattò solo di un caso, lasciò che un gruppetto di persone si interponesse fra loro due. Fece un tiepido tentativo di guadagnare terreno, poi rallentò, si voltò indietro e si allontanò nella direzione opposta. Dopo aver percorso cinquanta metri si girò a guardare: la strada non era affollata, ma già non la vedeva più. George Orwell

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Curtis Mayfield - People Get Ready Grumvalski era parecchio timido e già quando dovevamo lavarci in gruppo si sentiva molto a disagio, io lo prendevo un po’ in giro per via di questa storia, insomma il treno si ferma e tutti noi ne approfittiamo per andare a cacare dietro al vagone; ma io gli avevo talmente rotto le scatole al povero Grumvalski che lui decide di andarsene un po’ lontano, insomma il treno riparte, tutti saltano su al volo perché il treno non aspetta, il problema è che Grumvalski che se n’era andato via dietro a un cespuglio, stava ancora cacando, allora lo vedo correre fuori da dietro il cespuglio, reggendosi con le mani i pantaloni per non farli cadere e tentando di raggiungere il treno. Io gli tendo la mano, ma come lui mi tende le sue deve mollare i pantaloni che gli cadono alle caviglie, ritira su i pantaloni e si rimette a correre e i pantaloni gli cascano tutte le volte che Grumvalski prova a tendermi le mani. (Allora insomma che è successo?) Niente, Grumvalski è morto di freddo… Arrivederci, arrivederci, arrivederci. La Haine

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Xavier Rudd - My Own Eyes Le persone controllate sono sempre ansiose, perché in profondità si cela ancora il tormento. Se sei privo di controllo, se sei fluido e vivo, non sei nervoso. È impossibile: qualsiasi cosa accade, accade. Non ti aspetti niente dal futuro, non stai recitando un ruolo. La gente ha imparato a essere fredda, a toccare senza toccare, a guardare senza guardare, a sfiorare senza sfiorare. Si vive di cliché: “Ciao, come stai?”. Nessuno vuole dire niente dicendolo, queste parole servono solo a evitare l’incontro autentico tra due persone. La gente non si guarda negli occhi, non si tiene per mano, non cerca di sentire l’energia dell’altro. Non si permette di scorrere liberamente. Tira avanti in qualche modo, piena di paura, fredda e smorta, dentro una camicia di forza. In latino c’è un detto: “Agere sequitur esse”, il fare segue l’essere. Non cercare di cambiare le tue azioni; cerca di scoprire il tuo essere e le azioni cambieranno. L’azione è qualcosa che fai, l’essere è qualcosa che sei. L’azione viene da te, ma è solo un frammento. Se si mettessero insieme tutte le tue azioni, esse rappresenterebbero solo il tuo passato. E il futuro? Il tuo essere contiene il tuo passato, il tuo futuro e il tuo presente: contiene la tua eternità. Se ti sei visto a fondo, acquisti la capacità di vedere a fondo anche gli altri. Osho Rajneesh

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Curtis Mayfield - People Get Ready Grumvalski era parecchio timido e già quando dovevamo lavarci in gruppo si sentiva molto a disagio, io lo prendevo un po’ in giro per via di questa storia, insomma il treno si ferma e tutti noi ne approfittiamo per andare a cacare dietro al vagone; ma io gli avevo talmente rotto le scatole al povero Grumvalski che lui decide di andarsene un po’ lontano, insomma il treno riparte, tutti saltano su al volo perché il treno non aspetta, il problema è che Grumvalski che se n’era andato via dietro a un cespuglio, stava ancora cacando, allora lo vedo correre fuori da dietro il cespuglio, reggendosi con le mani i pantaloni per non farli cadere e tentando di raggiungere il treno. Io gli tendo la mano, ma come lui mi tende le sue deve mollare i pantaloni che gli cadono alle caviglie, ritira su i pantaloni e si rimette a correre e i pantaloni gli cascano tutte le volte che Grumvalski prova a tendermi le mani. (Allora insomma che è successo?) Niente, Grumvalski è morto di freddo… Arrivederci, arrivederci, arrivederci. La Haine

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