Martin Landau & Sam Waterston, “Crimes and Misdemeanors” (Woody Allen, 1989).
Christopher Atkins & Brooke Shields, “The Blue Lagoon” (Randal Kleiser, 1980).
Emily Blunt & Natalie Press, “My Summer of Love” (Pawel Pawlikowski, 2004).
Toni Servillo, “Il divo” (Paolo Sorrentino, 2008).
Nino Manfredi e Vittorio Caprioli, “Café Express” (Nanni Loy, 1980).
Fabio De Luigi, “Come Dio comanda” (Gabriele Salvatores, 2008).
Michael Murphy & Woody Allen, “Manhattan” (1979).
Michael Fassbender & Michael Stuhlbarg, “Steve Jobs” (Danny Boyle, 2015).
Nino Manfredi e Lina Sastri, “Café Express” (Nanni Loy, 1980).
Lionel Stander, "Per grazia ricevuta" (Nino Manfredi, 1971).
Christoph Waltz & Jodie Foster, "Carnage" (Roman Polański, 2011).
Nick Cave & Kylie Minogue - Where The Wild Roses Grow Vagai per varie sale e salette, tripudiante nelle parti basse, tetro nelle parti alte - giacché l’aspetto della lussuria è sempre tetro; anche quando la vittima è rinchiusa nella tua segreta, la lussuria non è mai certa che un diavolo rivale o un dio influente non possano annientare il tuo predisposto trionfo. In parole povere, avevo bisogno di un whiskey; ma in quel luogo venerabile colmo di filistei sudati e oggetti d’epoca non c’era il bar. Vladimir Nabokov
Afterhours - Ballata per la mia Piccola Iena Il mondo deve diventare carne; l’anima ha sete. Su qualunque crosta mi si fermi l’occhio, io voglio piombarci sopra, e divorare. Se vivere è il meglio che ci sia, allora voglio vivere, a costo di diventare cannibale. Finora ho cercato di salvare la mia pellaccia preziosa, ho cercato di conservare i pochi pezzi di carne che mi nascondono le ossa. Ne ho abbastanza. Ho raggiunto i limiti della sopportazione. Son con la schiena al muro; non posso ritrarmi più indietro. Per ciò che riguarda la storia sono morto. Se c’è qualcosa rimasto alle mie spalle, dovrà balzare all’indietro. Ho trovato Dio, ma è insufficiente. Io sono morto solo spiritualmente. Fisicamente sono vivo. Moralmente sono libero. Il mondo da cui mi son staccato è un serraglio. Erompe l’alba su di un mondo nuovo, una giungla in cui gli spiriti magri vagano con artigli aguzzi. Se io sono una iena, sono una iena magra e affamata: vado a ingrassarmi. Henry Miller
Gianni and Sarah - Love Sponge È meglio amare o essere amati? Nessuno dei due se il vostro colesterolo è più di seicento. Per amore, naturalmente, intendo l’amore romantico - l’amore fra un uomo e una donna, piuttosto che quello fra madre e figlio, o fra un bambino e il suo cane, o fra due capocameriere. Essere amati, certamente, è diverso dall’essere ammirati, in quanto uno può essere ammirato da lontano, ma per amare davvero una persona è essenziale essere nella stessa stanza con lei, accovacciati dietro le tende. Tenete inoltre presente che per l’amante, l’amata è sempre la cosa più bella che si possa immaginare, anche se un estraneo non la distinguerebbe da una frittura di pesce. La bellezza è nell’occhio di chi guarda. Se chi guarda ha una vista debole, può chiedere alla persona più vicina quale delle ragazze è carina. In realtà, le più carine sono quasi sempre le più noiose, ed è per questo che certa gente non crede in Dio. Woody Allen
Afterhours - Ballata per la mia Piccola Iena Il mondo deve diventare carne; l’anima ha sete. Su qualunque crosta mi si fermi l’occhio, io voglio piombarci sopra, e divorare. Se vivere è il meglio che ci sia, allora voglio vivere, a costo di diventare cannibale. Finora ho cercato di salvare la mia pellaccia preziosa, ho cercato di conservare i pochi pezzi di carne che mi nascondono le ossa. Ne ho abbastanza. Ho raggiunto i limiti della sopportazione. Son con la schiena al muro; non posso ritrarmi più indietro. Per ciò che riguarda la storia sono morto. Se c’è qualcosa rimasto alle mie spalle, dovrà balzare all’indietro. Ho trovato Dio, ma è insufficiente. Io sono morto solo spiritualmente. Fisicamente sono vivo. Moralmente sono libero. Il mondo da cui mi son staccato è un serraglio. Erompe l’alba su di un mondo nuovo, una giungla in cui gli spiriti magri vagano con artigli aguzzi. Se io sono una iena, sono una iena magra e affamata: vado a ingrassarmi. Henry Miller
Damien Rice - The Greatest Bastard E allora mi sono guardato negli occhi. Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo. Dicono che, immergendosi allo specchio nei propri occhi, con attenzione cruciale e al tempo stesso con abbandono, si arrivi a distinguere finalmente in fondo alla pupilla l’ultimo Altro, anzi l’unico e vero Sestesso, il centro di ogni esistenza e della nostra, insomma quel punto che avrebbe nome Dio. Invece, nello stagno acquoso dei miei occhi, io non ho scorto altro che la piccola ombra diluita, quasi naufraga, di quel solito niño tardivo che vegeta segregato dentro di me. Sempre il medesimo, con la sua domanda d’amore ormai scaduta e inservibile, ma ostinata fino all’indecenza. Elsa Morante
Sparklehorse - Pig Un Dio che conta i minuti e i soldi, un Dio disperato, sensuale e brontolone come un porco. Un porco con le ali dorate che casca dappertutto, pancia all’aria, pronto alle carezze, è lui, nostro padrone. Baciamoci! Louis-Ferdinand Céline