“Del resto, non si conosce nulla, né le persone, né gli oggetti, semplicemente perchè non si può vedere mai una cosa o una persona nella sua totalità, se vedi una persona di faccia, non puoi vedere le sue spalle, hai una visione sempre parziale, approssimativa di tutto. Le esistenze, sono solo tentativi, perlopiù fatti a cazzo.”
— Paolo Sorrentino, “Hanno tutti ragione”.
“Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m'è dolce in questo mare.”
— Giacomo Leopardi, “L’Infinito”.