“- Anche tu non riesci a capire bene cosa sia, il cuore? - Ogni tanto mi succede, - dissi. - Ci sono volte in cui riesco a capirlo solo dopo che è passato molto tempo, altre volte è troppo tardi. Nella maggior parte dei casi siamo costretti a prendere delle decisioni e ad agire quando non siamo ancora sicuri dei nostri sentimenti, il che disorienta noi stessi e gli altri. - A me sembra una cosa del tutto imperfetta, il cuore [...] - E' una cosa estremamente imperfetta. Però lascia delle tracce. E noi possiamo ritrovarle, seguirle. Come si seguono le impronte lasciate sulla neve. - E portano da qualche parte, quelle tracce? - A noi stessi, - risposi. - Così funziona il cuore. Se non ci fosse il cuore, si vagherebbe senza fine”.
— Haruki Murakami, “La fine del mondo e il paese delle meraviglie”.