“Si dice che il cuore è come la neve. Audace, silenzioso, capace di sciogliersi con un po’ di calore. Da dove vengo io ci credono in tanti. E’ il proverbio dei vecchi, dei bambini più piccoli, di quelli che brindano alla felicità. Ognuno di noi ha un cuore di neve, perché la purezza dei sentimenti lo rende terso e immacolato. Io non ci avevo mai creduto. Anche se lì ci ero cresciuta, anche se avevamo il ghiaccio intarsiato nelle ossa, non ero mai stata tipo da certe dicerie. La neve si adatta, è gentile, rispetta ogni spigolo. Ricopre senza deformare, ma il cuore no, il cuore pretende, il cuore urla, stride e s’impenna. Poi un giorno l’avevo capito. L’avevo capito come si capisce che il sole è una stella, o che il diamante è solo una roccia. Non conta quanto sembrino diversi. Conta quanto sono simili. Non importa se uno è freddo e l’altro è caldo. Non importa se uno stride e l’altro si adatta. Io avevo smesso di sentire la differenza. Avrei preferito non doverlo capire. Avrei voluto continuare a sbagliarmi. Ma nulla avrebbe riavvolto il tempo. Nulla mi avrebbe restituito ciò che avevo perso. Allora forse è vero, quello che dicono. Forse hanno ragione: il cuore è come la neve. Con un po’ di buio, diventa ghiaccio.”
— Erin Doom , “Nel modo in cui cade la neve”.