“Il mare è una lingua antica che ci parla. E le sue parole sono la mappa da decifrare. Non ha fine, ma infiniti inizi che si chiamano orizzonti. Conosce l’arte dell’incanto, dello stupore, della paura, dell’impazienza e dell’attesa. Inghiotte navi, offre doni, sorprende in porti che non compaiono sulle carte tracciate da altri che non siamo noi. È dolce di onde e crudele di tempeste; la sua acqua è salata come il sudore della fatica, come le lacrime del tanto ridere, come il pianto del troppo dolore.”
- Andrea Marcolongo, “La misura eroica”.