“Il tempo, inevitabilmente, si porta via molte cose. Alcune sbiadiscono, altre vengono smarrite lungo la strada [..] I ricordi si confondono, i contorni sempre meno nitidi, opachi, polverosi. Le immagini si disperdono come foglie secche spazzate dal tempo. Voci, suoni e volti divenuti, ormai, null’altro che ombre appartenenti a un passato impossibile da recuperare. La mente, ora l’ho capito, è destinata a dimenticare. A lasciare andare. Non il cuore. Ciò che esso ricorda, non può essere cancellato. E, come un grande illuso, esso rifiuta l’abitudine, l’assuefazione alla mancanza di ciò che non può smettere di desiderare.”
- Francesca Diotallevi, “Le stanze buie”.