mouthporn.net
#dare – @chi-va-piano-arriva-dopo on Tumblr
Avatar

A modo mio

@chi-va-piano-arriva-dopo / chi-va-piano-arriva-dopo.tumblr.com

Ogni risveglio dura pochi istanti, una manciata di attimi che sembrano eterni. Ti guardi intorno e realizzi che quello che stavi vivendo era un sogno talmente bello da sembrare quasi vero, poi, socchiudi gli occhi ed isoli la mente al fine di fuggire da tutti quei pensieri che contengono tracce di sentimento ed umanità da dimenticare; zittisci il cuore sperando di non provare più nulla e fingi di essere invincibile anche quando i ricordi hanno il potere di renderti fragile come la cartapesta.
Avatar

“Gli avvenimenti memorabili non sono solo quelli che ci hanno dato gioia, sono anche quelli che ci hanno umiliato e ferito, e pure le umiliazioni e le ferite hanno diritto a parole adeguate. Non c’è fine peggiore di una qualsiasi relazione (a partire dall’amicizia) di quella che si accompagna a frasi sciatte, ottuse, in cui si sedimentano anni d’invidie inespresse e a volte addirittura ignote a chi le prova, finché non gli escono di bocca. Le parole che ricordiamo, quelle che ci hanno fatto male, soprattutto, sono la nostra letteratura individuale. Isolano i momenti in cui abbiamo perso qualcosa per sempre. Per questo non le confidiamo mai a nessuno.

Diego De Silva, “I titoli di coda di una vita insieme”.

Avatar

“Vi dò un consiglio: lasciate fare alla pioggia. Fidatevi di lei, consentitele di entrarvi nell’anima, di sovvertire principi e idee. Perché è legittimo abbandonarsi, abbattere i muri e barriere, e diventare altro da ciò che tutti credono, di cui dispongono. Lasciate fare alla pioggia, e assecondate il vostro piccolo, temporaneo mutamento.”

Maurizio De Giovanni, “Pioggia per i bastardi di Pizzofalcone”.

Avatar

“Il mare se ne frega. Al mare non importa nulla di te. Succede a chi è così grande. Non ha tempo per curarsi delle cose insignificanti. Come me. Il mare se frega perché sa che lui ci sarà anche domani. E’ un lusso che a te non è concesso. Hai meno tempo del mare. Per questo dovresti dare valore al tempo che ti rimane. Perché non ne hai. Finché non arriva il giorno in cui fai il punto e di momenti importanti te ne vengono in mente quattro o cinque. Gli altri? Gli altri se li è portati via il mare.”

― Manuel Bova, “Al mare non importa”.

Avatar

“Siamo fatti di carbonio e di scemenze, di materia e di pensieri inutili. […] Siamo variopinti e diamo tanti sensi alla vita, ci proviamo, con tutte le nostre forze, non è possibile che non ci sia un senso e allora ce lo inventiamo, ne abbiamo così tante di possibilità di senso che non sappiamo che farcene, ne abbiamo così tante che una deve essere giusta, almeno una.”

—  Pier Lorenzo Pisano, “Carbonio”.

Avatar

“A volte penso alle relazioni umane come a qualcosa di morbido tipo la sabbia o l’acqua, cui diamo forma versandole in un determinato recipiente. Così la relazione di una madre con sua figlia andrà a occupare un recipiente etichettato come “madre e progenie”, e la relazione assumerà i contorni del suo contenitore e in esso verrà contenuta, nel bene e nel male.[...] Ma come sarebbe costruire una relazione senza alcun tipo di forma prestabilita? Limitarsi a versare l’acqua e lasciarla cadere. Immagino che non assumerebbe forma alcuna, e si disperderebbe in ogni direzione. E’ un po’ come per me e Felix, penso. Non c’è un percorso ovvio che la nostra relazione quale che sia possa seguire. Non credo che lui mi descriverebbe come un’amica, perchè di amici ne ha, e il modo in cui si rapporta a loro è diverso da quello in cui si rapporta a me. E’ molto più distante da me di quanto credo sia da loro, e al contempo noi siamo per certi versi più vicini, perchè la nostra relazione non è costretta da nessun limite o convenzione. A renderla diversa, in altre parole, non siamo né io né lui, né chissà quale peculiare caratteristica personale di uno dei due; e non è nemmeno la specifica combinazione delle nostre rispettive personalità, bensì la modalità con cui ci relazioniamo l’uno con l’altra - o l’assenza di qualsivoglia modalità. Forse alla fin fine ci perderemo semplicemente di vista, o magari diventeremo amici, o qualcos’altro. Ma qualunque cosa accada, almeno sarà l’esito di questo esperimento, che a tratti sembrerebbe prendere una pessima piega, e altre volte sembra l’unico tipo di relazione che valga la pena avere.”

  Sally Rooney, “Dove sei, mondo bello”.

Avatar

“Ci sono posti magici e la magia non si descrive, non si tocca, la si respira a pieni polmoni con ogni vento possibile, non importa se a favore o contro perchè comunque ti darà la sensazione di libertà, una delle mie preferite. La verità è che per certi posti dovrebbe esistere il teletrasporto. Tipo che chiudi gli occhi e ci torni quando vuoi, anche se in realtà non te ne andresti mai via.

Claudia Venuti, “Ho trovato un cuore a terra ma non era il mio”.

Avatar

“Alcune persone sono più difficili di altre, da lasciare. Dipende da quello che ci danno, o semplicemente da come ci fanno sentire pur senza muovere un dito, semplicemente essendo se stesse. E' per questo che alcune persone diventano indimenticabili, loro malgrado.”

— Tommaso Fusari, “Quello che non siamo diventati”.

Avatar

“Nulla due volte accade Né accadrà. Per tal ragione Nasciamo senza esperienza, moriamo senza assuefazione.

Anche agli alunni più ottusi Della scuola del pianeta Di ripeter non è dato Le stagioni del passato.

Non c’è giorno che ritorni, non due notti uguali uguali, né due baci somiglianti, né due sguardi tali e quali...”

Wislawa Szymborska, “Nulla due volte”.

Avatar

“Nessuno, mai, riesce a dare l'esatta misura di ciò che pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è spesso come un pentolino di latta su cui andiamo battendo melodie da far ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.”

— Gustave Flaubert, “Madame Bovary”.

Avatar

“Accade a ciascuno di noi, prima o poi, di imbattersi nell’istante vertiginoso in cui una persona irrompe nella nostra quotidianità e ne muta l'assetto. C'è sempre qualcuno a cui ci avviciniamo, che ci tocca, ci illumina, ci piega e ci risolve. Che definisce e segna il nostro destino. Che dà forma a quel che siamo. Può essere una persona che incontriamo per caso o che è cresciuta al nostro fianco, nella cerchia ristretta della famiglia. Una persona vagheggiata a lungo, qualcuno che ci ha regalato un sorriso e poi è svanito, oppure che è rimasto vicino a noi in modi che non credevamo possibili.[..] Ciascuno di noi è quel che è anche, e soprattutto in ragione delle persone che ha incontrato. Il filo cucito nella quotidianità, i desideri evocati, i gesti scambiati, il riflesso dei propri sogni. I cambiamenti resi possibili, il supporto, i tradimenti, le paure. Siamo sempre composti della stoffa delle relazioni che abbiamo intessuto. Ognuno di noi diventa la persona che è grazie a chi ha incontrato, a chi ha solo sfiorato o cercato nonostante tutto.“

Federico Pace, “Scintille”.

Avatar
Il carattere è andato plasmando la nostra faccia, le nostre abitudini, le nostre amicizie, le nostre peculiarità, il livello della nostra ambizione con il corso dei suoi errori. Il carattere influisce sul nostro modo di dare e di ricevere; sui nostri amori. Torna a casa con noi la sera e può tenerci svegli a lungo, la notte.

James Hillman, “La forza del carattere”.

You are using an unsupported browser and things might not work as intended. Please make sure you're using the latest version of Chrome, Firefox, Safari, or Edge.
mouthporn.net