Per il ritorno della #RedZone (seria) ho deciso di comperare dei nuovi libri di poesia. Vuoi perché non si spende più un euro in concerti, teatri, cinema..., vuoi perché stare minimo due settimane in casa non fa più per me e devo assolutamente sopravvivere alla pesantezza del fermarsi.
Anni fa decisi di leggere -assolutamente in cartaceo- più poeti possibili, reclutare dai continenti menti pure e libere (è così che immagino quasi tutti i poeti) e perdermici, carpire e, perché no, utilizzare questa conoscenza per creare reading e/o eventi che si colleghino ad essi
Dalle rime baciate alla tecnica metrica e le figure retoriche, come metafore, assonanze, allitterazioni e anfore, per strofe e sonetti oppure "semplicemente" a mano libera.
Questi tre sono i numeri 98, 99 e 100 e, non mi sarei mai aspettato, di riuscire ad arrivare a questa cifra. Non perché siano tanti in fondo, ma perché si tratta solo di raccolte poetiche ed avere due scaffali in casa di sola poesia è prima di tutto un orgoglio e poi una morbida sicurezza.
E non mi basta mai.