Recentemente ho collaborato con l’Amministrazione Comunale della mia città come direttore artistico per diversi eventi incentrati sull'arte di strada nelle sue varie forme. In passato, ho svolto un ruolo simile in modo più informale, quasi da volontario, tra associazioni e Pro Loco, come è avvenuto negli ultimi nove anni della mia vita dopo aver lasciato un lavoro che non mi dava nulla. Le esperienze più gratificanti, soddisfacenti e istruttive derivano da questa scelta che ho abbracciato in una calda giornata di luglio del 2015. Sono convinto che se certi eventi non avessero stravolto il corso della mia esistenza, non avrei avuto l'opportunità di vivere molte delle esperienze che oggi mi hanno plasmato. Dopo la realizzazione di numerosi piccoli e grandi eventi, finalmente ho sottoscritto il mio primo contratto come direttore artistico -cioè, c’è scritto proprio direttore artistico - un traguardo che mi riempie di gioia. Ancora più significativo però è che tutto ciò è stato raggiunto senza frequentare istituti di formazione formale, master o corsi legati al settore culturale. Ho scelto di imparare al di fuori degli schemi accademici e, forse più di tutto, è questo che mi rende pieno di soddisfazione. La costanza non solo è una virtù imprescindibile ma anche estremamente significativa.